Presto l’acqua costerà tantissimo, anche le bollette si gonfiano: che sta succedendo

Non solo bollette luce e gas altissime: presto anche quella dell’acqua potrebbe schizzare alle stelle a causa di una pesante crisi idrica.

Negli ultimi anni è cresciuto l’allarme inerente una risorsa preziosissima e fondamentale, ovvero l’acqua. A causa dei cambiamenti climatici sembra che vi siano meno piogge e di conseguenza minori possibilità di approvvigionamento. Oltre a questo, c’è un altro pericolo che rischia di compromettere l’accesso all’acqua, e non parliamo solamente di Paesi già in crisi, ma anche dell’Europa e degli Stati Uniti.

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Presto l’acqua diventerà una risorsa ancora più preziosa (e cara) – Mostraarchimede.it

La colpa di uno scenario altamente preoccupante è della tecnologia, e più precisamente dell’AI. I timori sono legati alla sostenibilità di questo tipo di innovazione, che al momento non è affatto garantita, anzi. In sostanza, presto le AI potrebbero derubare gli umani del lavoro e poi anche delle risorse. Ecco cosa sta succedendo e quali sono gli scenari a cui potremmo presto andare incontro.

Bollette dell’acqua alle stelle ed emergenza idrica: se qualcuno non ferma la tecnologia saranno guai

Forse qualcuno avrà già compreso che stiamo parlando del consumo di acqua derivante dall’implementazione della tecnologia, e più precisamente delle AI. Attualmente, per “addestrare” e far lavorare l’Intelligenza Artificiale le big tech stanno consumando la risorsa più importante per l’uomo, ovvero l’acqua.

Bollette dell'acqua alle stelle ed emergenza idrica
La tecnologia consuma troppa acqua ed è allarme tra gli esperti – Mostraarchimede.it

Una recente ricerca effettuata dal Financial Times sottolinea la pericolosità delle scelte delle big tech, e ricorda come queste si riverseranno sulle popolazioni di tutto il mondo. Parlando in numeri, nel report si ricorda che “nel 2023 il 42% dell’acqua consumata a livello globale proveniva da aree con stress idrico, mentre Google ha affermato in modo analogo che il 15% dei suoi prelievi di acqua dolce proveniva da aree con elevata scarsità d’acqua”.

Non solo: i noti “data center” hanno consumato in un solo anno solamente in Virginia 7 miliardi di litri di acqua, di fatto ledendo i diritti delle persone di accedere ad una risorsa fondamentale per la vita. Questa acqua serve, è servita e servirà a raffreddare gli imponenti hardware che attualmente vengono utilizzati anche per l’AI.

La non sostenibilità della tecnologia, però, non ferma i progetti delle big tech, e lo scenario a cui stiamo andando incontro inesorabilmente è davvero terrificante: si sottrarranno sempre di più le risorse come energia e acqua alle popolazioni per gestire la tecnologia. La carenza idrica ed energetica spingerà in alto i prezzi e a farne le spese saranno i cittadini. Al momento, già due terzi della popolazione mondiale ha sofferto e soffre di carenze idriche e questa percentuale è destinata a salire. Se le aziende che governano le AI non faranno qualcosa, presto il mondo intero dovrà fare i conti con questo abuso di potere.

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