Se hai comprato un cellulare a tuo figlio dovresti fare attenzione: c’è un allarme che sta circolando e che non dovresti ignorare.
Arrivati ad una certa età, i ragazzi ricevono uno smartphone dai propri genitori. Questo dispositivo elettronico è fondamentale per rimanere in contatto, così da essere sempre informati su quello che succede. Però, se da un lato lo scopo è benevolo e comprensivo, dall’altro potrebbe nascondere delle insidie particolari. Secondo un studio non si dovrebbe dare il cellulare ad un ragazzino così facilmente.
Per quale ragione nello specifico? Ofcom, l’ente regolatore della sicurezza online in Gran Bretagna, ha lanciato un allarme molto importante. Secondo loro, i genitori, non dovrebbero consegnare dei cellulari ai bambini della scuola elementare. Non solo ritengono che sia una mossa pericolosa, ma temono che i social potrebbero influenzarli negativamente. Ecco perché è meglio lasciar perdere e non dargli nulla prima di una certa età.
Smartphone, se dato ai bambini può essere dannoso: l’allarme è stato lanciato
Alla luce di questi fatti, Ofcom, ha suggerito di seguire una iniziativa importante. Cioè quella di utilizzare il parental control fino ai 16 anni. Questo strumento può garantire un perfetto controllo sul dispositivo dei ragazzi, in maniera tale che non finiscano col vedere contenuti pericolosi. Inoltre, i genitori, avranno anche modo di verificare i profili social dei loro figli, oppure gli account che vengono creati su determinate piattaforme (alcune delle quali persino sospette).
Il problema, però, diventa sempre più grande di giorno in giorno. L’Ofcom riferisce che i bambini che usano uno smartphone stanno aumentando, e l’età da cui iniziano diminuisce sempre di più. Dapprima si cominciava dalla scuola media, quindi intorno agli 11 o 12 anni. Adesso, invece, i genitori consegnano un cellulare prestante, e dal costo elevato, direttamente a 7 anni. Un’età in cui, il bambino, potrebbe trarre soltanto svantaggio da un uso intensivo dello smartphone.
Per questa ragione, Ofcom, ha intenzione di introdurre un codice che aiuterà i bambini a non essere esposti ai contenuti dannosi. Magari una “legge” che sarà in grado di tutelarli meglio, aiutando tanti genitori a farlo e costringendo gli altri a seguire una normativa di sicurezza. Allo stato attuale, però, possono soltanto raccomandare le persone a seguire le direttive per un bene comune. Questo allarme, seppur possa sembrare qualcosa di già visto, in realtà è più importante di quello che sembra.